Liberatorie fotografice e diritto d’autore
Utilizzare le foto a seguito di un evento è fondamentale per gli operatori del settore e mai argomento...
Quante volte navigando in rete e sui social ci è capitato di imbatterci in foto di cortei nuziali all’ingresso della sposa in chiesa?
Sicuramente l’immagine del paggetto che porta le fedi camminando davanti alla sposa al braccio del suo papà rappresenta un’immagine simbolo dei matrimoni di casa nostra (e non solo!).
Quando parliamo di tutela della privacy in generale di certo affrontiamo un argomento scottante ma quando invece è la tutela dei minori ad essere in gioco l’argomento diventa delicato, molto delicato.
Quali sono i riferimenti legislativi in materia alla base della disciplina?
La più importante di portata mondiale è senza ombra di dubbio la “Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989”, ratificata dall’Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176.
Cosa prevede la Convenzione di New York?
In primis fornisce all’art.1 una definizione di minore “Ai sensi della presente Convenzione si intende per fanciullo ogni essere umano avente un’età inferiore a diciott’anni, salvo se abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile.”
L’art. 8 ci chiarisce un concetto molto importante: deve essere rispettato il diritto del fanciullo a preservare la propria identità e chi ha il compito di farlo?
Nella maniera più assoluta i genitori (o loro rappresentanti legali).
Venendo ora alla questione della pubblicazione di foto di minori sui social network è chiaro che rappresenta un evidente rischio e viola appunto le disposizioni vigenti in chiave privacy alcune delle quali contenute nella Convenzione di New York.
Assodato la possibilità di incorrere in questo rischio resta però al genitore e solo ad esso la decisione di farlo o meno.
Quando lavoro alla redazione dei contratti dei miei clienti (wedding planner, wedding designer e fotografi ndr) una delle prime cose che dico è che si dovranno dotare di due liberatorie fotografiche: una per i maggiorenni che andranno sottoscritte dagli sposi e magari per un eccesso di zelo anche da alcuni attori co-protagonisti del matrimonio ed una ancora più importante da far firmare ai genitori dei bambini che prenderanno parte al corteo nuziale.
Ci sono fotografi bravissimi che riescono poi a scattare foto stupende senza che questo comporti lo svelamento dell’identità del piccolo ma in un corteo nuziale la vedo un po’ dura.
E voi? Avete mai pensato ai rischi che corrette lavorando senza queste tutele?
PH @raffaelevestitophoto&portrait