30/01/2023

Liberatorie fotografice e diritto d’autore

Utilizzare le foto a seguito di un evento è fondamentale per gli operatori del settore e mai argomento con l’avvento dei social è diventato più battuto.

E’ stato un mese davvero intenso, l’argomento ha suscitato tantissimo interesse da parte degli operatori del settore e a seguito della diretta del 16 gennaio ecco in arrivo un piccolo pro memoria che raccoglie gli spunti più interessanti che sono emersi chiacchierando con Alessandro Vercellotti, l’avvocato del digitale.

Una delle prime domande è stata quella legata ad una credenza con cui mi scontro di frequente. In tanti sono convinti che una volta ottenuta la liberatoria dagli sposi siano autorizzati a pubblicare qualsiasi foto. La confusione deriva da una lettura disattenta della normativa che distingue tra evento pubblico ed evento privato. Quando scelgo di partecipare ad un evento pubblico sono cosciente del fatto che potrei essere fotografato e pubblicato. Quando invece partecipo ad un evento privato il discorso cambia notevolmente: ho il diritto di non essere pubblicato. Ne deriva che ogni qualvolta ci troviamo al cospetto di una foto bellissima di un evento in cui sia riconoscibile un soggetto prima di procedere alla pubblicazione è d’obbligo chiedere l’autorizzazione.

Un altro aspetto che è venuto a galla è scaturito da una domanda molto interessante posta da una wedding planner: gli sposi che mi avevano sottoscritto la liberatoria hanno deciso il giorno stesso del matrimonio di revocarla, cosa faccio?

Il comportamento di questi sposi risulta assolutamente opinabile ma la legge è dalla loro parte, il consenso può essere revocato in qualsiasi momento purtroppo.

L’avvento dei social, come ben sappiamo, ha un po’ complicato la questione della privacy ma in questo caso adottando delle piccole accortezze è possibile bypassare il diniego espresso ma vediamo come.

Il cliente ha rilasciato la liberatoria al fotografo ma non alla wedding planner, io wedding planner posso condividere un post su Facebook o su Instagram scritto dal fotografo in cui mi tagga? Partendo dal presupposto che accedendo alle piattaforme noi tutti abbiamo dato il consenso e a condizione che il contenuto resti all’interno del social la wedding planner in questione può condividere il post contenente la foto.

Un’ultima questione molto hot è quella dei credits: va sempre menzionato il fotografo quando si condividono le sue foto?

Diritto d’autore, diritto allo sfruttamento ed utilizzo per scopi commerciali delle foto sono solo alcune delle norme con cui ci si scontra quando parliamo di questo argomento.

Visto che ci troviamo spesso al cospetto, da una parte, di una legge assolutamente obsoleta (quella del diritto d’autore ndr) e dall’altra parte di diverse interpretazioni in contrasto qual è il modo migliore per dirimere la questione?

Inserire nel contratto o redigere un accordo ad hoc in cui siano disciplinati tutti i dettagli relativi all’utilizzo delle foto.