Liberatorie fotografice e diritto d’autore
Utilizzare le foto a seguito di un evento è fondamentale per gli operatori del settore e mai argomento...
Siamo in emergenza ed è chiaro. Questo virus sta rischiando di mettere in ginocchio il settore dei matrimoni.
Nel mio post precedente ho analizzato il testo del Decreto del 4 marzo 2020 ed abbiamo potuto comprendere come la situazione sia diversa anche se di poco da zona a zona.
L’avvento nelle scorse ore del Decreto dell’8 marzo 2020 ha un po’ modificato tutto, possiamo semplificare affermando che fino al 4 aprile nella zona rossa è assolutamente improbabile celebrare i matrimoni e che nelle altre zone diventa molto complicato farlo.
Nelle zone che possiamo chiamare “bianche” per facilità di esposizione è stato sancito dalla lettera v) dell’art.2 del Decreto ultimo “la sospensione delle cerimonie civili e religiose” questo comporta quindi che anche in queste zone non se ne parla fino al 4 aprile di celebrare alcun matrimonio.
Un’unica speranza può risiedere nel punto e) art.2 che prevede la continuazione dell’attività di ristorazione a patto che vengano osservate le misure di igiene e sicurezza secondo l’allegato 1.
Quindi ponendo il caso la location abbia la disponibilità di spazi immensi potrebbe essere salva la parte pagana del festeggiamento.
Mettendo da parte i decreti ho lanciato una provocazione nel mio post precedente: i vostri contratti in casi come questi cosa prevedono?
La clausola di caso fortuito e forza maggiore può da sola venirvi in soccorso in questa situazione?
La risposta a mio parere è no, deve essere supportata anche da un’altra clausola che preveda lo spostamento della data da concordare tra le parti.
Il combinato disposto tra queste due clausole può salvarvi.
In questi momenti di panico il mio consiglio è uno solo: non si annulla niente dobbiamo lavorare tutti insieme affinché i sogni dei nostri sposi non siano infranti ma vengano soltanto rinviati.
In questi giorni di richieste d’aiuto ho dovuto comunicare a malincuore che in assenza di contratto o con un contratto che manca di alcuni elementi essenziali purtroppo non si può fare proprio nulla.
I patti sigillati da strette di mano in tempi normali hanno valore zero, figuriamoci ora che non possiamo, per motivi di igiene e sicurezza, scambiarci nemmeno il segno di pace in chiesa.