07/11/2022

Il contratto ed il wedding planner

Il contratto, croce e delizia dei Professionisti e lo possiamo dire ad alta voce.

Come amo ricordare spesso, l’ho più volte ribadito nel mio libro, il Covid ci ha suonato uno schiaffone in pieno viso, mettendo a nudo una grande verità: il settore del wedding navigava spesso a vista, tra strette di mano ed accordi verbali spesso non rispettati.

In Italia il wedding planner può scegliere di lavorare in due modi, in consulenza o in veste di agenzia. La maggior parte dei professionisti, soprattutto in fase di avvio, lavorano in consulenza. La differenza è sostanziale per una serie di fattori, in primis l’inquadramento dell’assetto del regime fiscale ma la materia non è decisamente la mia. Un primo consiglio però scatta immediatamente, affidatevi ad un Commercialista bravo oltre che ad un avvocato che possa occuparsi del corredo legale.

La professione del wedding planner, come è notorio, in Italia non è ancora riconosciuta ed è per questo che sono assolutamente convinta che il contratto rappresenti a pieno titolo un modo efficace per definire esattamente di cosa si occupi il Professionista.

Ma analizziamo nello specifico 3 aspetti che devono essere assolutamente tradotti (da un legale, se specializzato meglio) in clausole.

  1. Nel preventivo andrebbe anticipato un elenco sommario delle competenze del professionista, nel contratto poi sarà importante e fondamentale dettagliare tutte le attività collegandole all’avanzamento dei lavori. Questo vi permetterà di far comprendere al Cliente cosa farete e quando.
  2. Dedicate una clausola all’esclusione di responsabilità. Soprattutto se lavorate in consulenza indicate esattamente i campi in cui non potete essere ritenuti responsabili, uno su tutti: bisogna specificare che, nonostante siate voi a indicare i fornitori, il cliente dovrà sottoscrivere con loro autonomi rapporti contrattuali le cui obbligazioni non potranno in nessun caso ricadere sul wedding planner. Il discorso cambia se si lavora in Agenzia, in questo caso il Professionista stipula con i fornitori i vari contratti ed in questa ultima ipotesi saranno altre le responsabilità che non faranno capo a voi.
  3. Ultimo aspetto che voglio indicarvi riguarda la personalizzazione del contratto. “Dai collega ti do il mio, non spendere dei soldi”. Ho scoperto che vi scambiate contratti come se fossero l’ultima dieta miracolosa. Ho scelto di farvi questo esempio perché combacia perfettamente: il contratto come la dieta devono essere cuciti addosso al soggetto che li riceve. Una delle frasi più utilizzate dai wedding planner è “tailor made”. Siete ambasciatori nel mondo del matrimonio personalizzato ma quando si parla di contratti preferite utilizzarne uno a caso.

Abbiamo analizzato solo 3 punti perché ho in serbo una sorpresa per voi, discuteremo degli altri aspetti a Roma il 7 dicembre durante un evento meraviglioso.

Presenterò il mio libro ma non solo, avrò con me delle relatrici pazzesche ed una Guest Star del mondo del wedding.

Insieme metteremo i punti sulle “i” e ci confronteremo in un talk da cui emergerà l’identikit della perfetta wedding planner.

Correte a prenotare il vostro posto all’evento  “About wedding planner” e a scoprire le super relatrici, vi lascio il link qui

https://www.eventbrite.com/e/biglietti-about-wedding-planner-463525145187