Liberatorie fotografice e diritto d’autore
Utilizzare le foto a seguito di un evento è fondamentale per gli operatori del settore e mai argomento...
Il contratto, croce e delizia dei Professionisti e lo possiamo dire ad alta voce.
Come amo ricordare spesso, l’ho più volte ribadito nel mio libro, il Covid ci ha suonato uno schiaffone in pieno viso, mettendo a nudo una grande verità: il settore del wedding navigava spesso a vista, tra strette di mano ed accordi verbali spesso non rispettati.
In Italia il wedding planner può scegliere di lavorare in due modi, in consulenza o in veste di agenzia. La maggior parte dei professionisti, soprattutto in fase di avvio, lavorano in consulenza. La differenza è sostanziale per una serie di fattori, in primis l’inquadramento dell’assetto del regime fiscale ma la materia non è decisamente la mia. Un primo consiglio però scatta immediatamente, affidatevi ad un Commercialista bravo oltre che ad un avvocato che possa occuparsi del corredo legale.
La professione del wedding planner, come è notorio, in Italia non è ancora riconosciuta ed è per questo che sono assolutamente convinta che il contratto rappresenti a pieno titolo un modo efficace per definire esattamente di cosa si occupi il Professionista.
Ma analizziamo nello specifico 3 aspetti che devono essere assolutamente tradotti (da un legale, se specializzato meglio) in clausole.
Abbiamo analizzato solo 3 punti perché ho in serbo una sorpresa per voi, discuteremo degli altri aspetti a Roma il 7 dicembre durante un evento meraviglioso.
Presenterò il mio libro ma non solo, avrò con me delle relatrici pazzesche ed una Guest Star del mondo del wedding.
Insieme metteremo i punti sulle “i” e ci confronteremo in un talk da cui emergerà l’identikit della perfetta wedding planner.
Correte a prenotare il vostro posto all’evento “About wedding planner” e a scoprire le super relatrici, vi lascio il link qui
https://www.eventbrite.com/e/biglietti-about-wedding-planner-463525145187