Liberatorie fotografice e diritto d’autore
Utilizzare le foto a seguito di un evento è fondamentale per gli operatori del settore e mai argomento...
Come preannunciato oggi mi occuperò del contratto che ogni wedding planner dovrebbe stipulare con i futuri sposi.
Vi regalerò 5 elementi, a mio avviso fondamentali, di modo che possiate analizzare i vostri e capire in cosa eventualmente andrebbero migliorati.
Prima di iniziare una raccomandazione: non apportate le modifiche in modalità “fai da te”, la materia è sin troppo piena di insidie e vi assicuro che ogni volta che ci troviamo al cospetto di un contratto da modificare o da redigere ex novo anche noi avvocati studiamo.
La figura del wedding planner, come ben sappiamo, non è riconosciuta in Italia e questo complica le cose: per le professioni riconosciute sono previsti dei modelli contrattuali con clausole frutto anche della contrattazione collettiva dei vari sindacati, per questa figura professionale non esiste ovviamente nulla.
Questo ha comportato che, quando sei anni fa ho iniziato la mia specializzazione in materia “wedding”, mi sono ritrovata a dover costruire una figura contrattuale dal nulla.
Ma veniamo a noi, quali sono le clausole fondamentali per ottenere la redazione di un contratto assolutamente funzionale e che possa tutelare in primis il professionista ed in seconda battuta anche gli Sposi?
Oggi vi svelo 5 chicche!
La prima clausola “vitale” di un contratto che si rispetti è quella che riguarda l’oggetto del contratto: deve essere chiaro ai futuri sposi in cosa consiste il lavoro che il wedding planner andrà a svolgere. I servizi devono essere specificati e più l’elenco è dettagliato meglio è. Tutto questo soprattutto per una ragione: anche la futura sposa più preparata che si rivolge all’organizzatore del matrimonio non ha le idee chiare al 100%. Questo rappresenta una conseguenza anche del non ancora avvenuto riconoscimento della professione o spesso della comunicazione sui social che non è sempre chiarificatrice.
La seconda clausola fondamentale è quella che dettaglia tempi e modi dello svolgimento delle attività: i Clienti devono avere chiaro l’avanzamento dei lavori nel tempo e le conseguenti operazioni che saranno svolte dal professionista. Questa clausola “salvavita” vi verrà incontro anche in un’altra situazione che vedremo dopo.
Altra clausola che non può mancare nel vostro contratto è quella che contempla le modalità di pagamento, il compenso del wedding planner per ovvi motivi andrebbe suddiviso nel tempo (nulla vi vieta di farvi pagare tutto in anticipo, ovviamente dovrete essere tutti d’accordo): una caparra confirmatoria e successivi acconti. Alla sottoscrizione del contratto deve fare seguito immediatamente il versamento della caparra confirmatoria, questo permette da un lato all’accordo di perfezionarsi dall’altro in caso di problemi essa rappresenterà un anticipo dell’eventuale risarcimento del danno. Non sottoscrivete mai un contratto con la coppia senza farvi versare la caparra!!!
Quarto aspetto fondamentale è la questione del recesso, ciascuna delle parti può vedersi attribuito il diritto di recedere (venir meno all’accordo) e la cosa fondamentale è che esso deve essere scadenzato: devono essere previsti dei termini regolati in base al momento in cui si aziona tale diritto con conseguente previsione di una penale. Ed è quì che vi viene incontro il punto numero 2: se ad esempio la coppia decide di venir meno all’accordo la penale può essere tranquillamente calcolata in base al lavoro svolto secondo il calendario di avanzamento dei lavori. In sostanza la coppia andrà a rifondere al professionista il compenso relativo al lavoro già svolto.
Con alcune mie clienti wedding planner, che hanno voluto mettersi in gioco ancora più nel profondo, abbiamo elaborato un allegato al contratto che ha rappresentato davvero “il fiore all’occhiello”del lavoro finito.
L’ultimo elemento che voglio regalarvi riguarda una espressione che avete imparato a conoscere grazie al Covid: la clausola della forza maggiore. Mi è capitato più volte di dirvi che nel nostro ordinamento giuridico non esiste una esatta definizione di Forza Maggiore ed è per tale motivi che nei vostri contratti la clausola che la rappresenta deve essere ben specificata e dettagliata per permere alle parti di affrontare al meglio la situazione nel caso si presenti un problema legato a questo aspetto.
Esistono davvero tantissimi altri aspetti da approfondire, come già detto la redazione di un contratto comporta un lavoro certosino ed approfondito ma non solo! Il contratto deve essere personalizzato e costruito tenendo conto del modus operandi del professionista ed è questo il motivo per cui, come funziona per le diete, il contratto è sempre consigliabile non scambiarvelo con la collega pensando di fare i furbi: questo è un errore che a posteriori può risultare fatale.
Vuoi inviarmi il tuo contratto per capire se può essere migliorato? Una bella revisione può solo che fargli bene.
Scrivetemi pure un’e mail info@michelatombolini.it